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1743 Giovanni Santoro, speziale di medicina

 

 

 

Dall' Archivio storico diocesano di Otranto.

1702 Giovanni Santoro

Giovanni Santoro nacque nel 1702 da Nicola Santoro e Leonarda Palumbo, era il secondogenito, tre anni prima era nato Francesco Antonio. Ambedue furono avviati alla carriera ecclesiastica (Archivio storico diocesano di Otranto). Francesco Antonio diventerà sacerdote mentre Giovanni resterà chierico e nel tempo diventerà speziale.

Michele Orsi per misericordia divina, e grazia della santa sede apostolica Arcivescovo d' Otranto, primate de' salentini, e consigliere a' latere di Sua Cessarea, e Catolica Maesta.

Si notifica qualsivoglia persona, come il S. Francesco Santoro di Cursi desidera ascendere alli sacri ordini di Subdiaconato, Diaconato e Presbiteriato..

Otranto dal palazzo Arcivescovile 31 ottobre 1723

20 novembre 1732

Il 20 novembre 1732 il chierico Giovanni Santoro sposò Anna de Paulis, in documenti successivi infatti viene indicato come "chierico coniugato". L' aspetto singolare è che il matrimonio venne celebrato in casa della sposa per decreto del Vescovo.

Nel 1740 risulta dal Catasto Onciario di Cursi la situazione della famiglia (fuoco) così definita:

Giovanne Santoro Spetiale di medicina anni 38

Anna de Paulis moglie anni 39

Leonardo figlio anni 8

Donatantonia figlia anni 4

Sacerdote D.Francesco Santoro f.llo anni 41

Abita in casa propria, consistente in camere terragne, e più membri, con giardinelli per proprio uso, e forno per cuocer pane, ed altri membri, confinano le case di Francesco Santoro da ponente, via publica da borea, ed altri confini, paga tazzioni per le case sue, che sono nel vicinato Lo Jetta, grana dieci:nove, e mezza annualim alla Principal Camera, a stagli annualim stuppello uno, altrentanto orzo, ed uno di detti giardinelli stimato di annona rendita dedotto l' uso per carlini tre.

 

 

Dall' archivio parrocchiale di Cursi.

Il 28 dicembre 1698 Nicola Santoro sposa Leonarda Palumbo.

A di 20 9bre 1732 Io don Giansaverio Coluccia arciprete di questa parrocchia della terra di Cursi sotto il titolo di S. Nicola Magno, avendo premesso le tre canoniche dinuncie in tre giorni festivi di precetto fra le sollennità delle misse per lo matrimonio da contraersi tra il chierico Giovanni Santoro ed Anna de Paulis di questa mia parochia; cioè la prima a di 26 8bre .. la seconda di 28 ottobre che fu giorno delli gloriosi apostoli Simone e Giuda la 3a a di p.mo 9bre, che fu giorno dedicato ad onor di tutti i Santi; e non avendo scoverto segno can.co impedimento, essendogli anzi provato nella copia .. per mia delegazione ord.a lo stato libero d' ambi gli sposi, avuto copia del decreto del R.mo ..Vicario Gala.. , nella quale si concedeva la celebrazione del matrimonio tra li due sposi in casa della sposa, e lo sposo in abito chericale; mi son portato ivi in fai.la, seguito dal suddetto chierico, quale vestitosi di sottana ho dimandato se li piacesse legittima sposa Anna de Paulis presente come comanda la Santa Chiesa Cattolica Romana; poi la suddetta sposa, se li piacesse legittimo sposo lo suddetto Ch.co Giovanni Santoro e liberamente, a chiara voce di comune consenso risposero = sig.si. Onde colle solite cerimonie l' ho congiunti. Presenti per testimoni Ch.co Domenico Moro e Cosimo Sannuli fra molti altri.

 

 

 

Storia di Melpignano

(per concessione del dott. Pantaleo Palma)

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Troviamo l' interessante descrizione di una "speziaria" del vicino paese di Melpignano Storia di Melpignano (per concessione del dott. Pantaleo Palma).

 


 

Ma proviamo ad entrare nella bella spezieria del defunto Leonard'Antonio Valentini, <<speziale di medicina>>, ricca di arredi ed utensili vari, dotata di una buona libreria e dei medicamenti usati, per eseguire insieme alle <<persone prattiche>>, don Giuseppe Veris e don Giovanni Pellegrino protognosta della locale chiesa parrocchiale, l'<<Inventario, seu notamento di tutte le robbe esistenti nella Speziaria>>: In primis vasi grandi di creta numero nove. 
Barrattoli mezani di creta numero settantatre. 
Altri barrattoli di creta piccoli numero cinquanta, inclusi due rotti. Garrafine, o siano vasetti di vetro riposti dentro i nicchi della Speziaria numero cento diece, delle quali vi sono numero tre rotte. Garrafoni di vetro lunghi numero dodici, ed altri numero dodici garrafoni a pero, anche di vetro. Due garrafe e tre orinali di vetro. 
Storte di vetro per uso di detta Speziaria numero sei. 
Due recipienti, e due sfumatori di vetro. Item due mortari con li loro pistelli di bronzo, cioè uno grande col piede di legno, di peso rotola sedici col pestello, ed un mezano di peso rotola cinque col pestello. Item un altro mortaio di marmo, grande, col suo pestello di legno. 
Item tre mescole e due cocchiaroni di metallo, uno de’ quali bucato.
Item tre setacci sottili, ed un altro per uso di cassia. 
Item un concio di legno in ordine per uso di estrarre l'oglio d'amandole. 
Item quattro vasi grandi di creta stagnati verdi per uso di riporre acqua.
Due buzonetti di rame per uso di speziaria, uno grande e l'altro piccolo con i loro manichi di ferro, di peso tutti e due libre otto. 
Due lambicchi di rame in ordine per uso di distillare, cioè uno grande di peso libre venti e meza, e l'altro piccolo di peso libre dieci. 
Una bilancia grande, ed un'altra piccola in ordine con i loro lacci di seta ed assi, e con vari pesi piccoli di bronzo, che in tutto sono oncie quindici e meza. 
Molla grande di ferro di due palmi, e l'altra piccola d'un palmo. 
Due imbuti piccoli, uno di vetro, e l'altro di rame bianca. 
Item un bancone per uso di speziaria di noce co’ suoi tiratori. 
Item una buffetta di noce col suo tiratoio e piedi cartocciati, e con serraglia e chiave. 
Un guadretto indorato con l'efficie di Santa Maddalena. 
Uno scanno d'apeto senza spalliera. 
Un altro scanno, seu casciabanco con spalliera, serraglia e chiave. 
Item tre sedie, cioè due rosse con i finimenti dorati, e l'altra bianca.
Item carta bianca per uso di scrivere quaterni numero vent'uno. 
Item l'Opera di Tonselli in foglio, tomo uno. 
Item l'Opere di Capello, tomo uno in quarto.
Item il Corso chimico di Lemerì tomi due in ottavo.
Item il Lexicon chimico di Elfric tomo uno in ottavo.
 
E finalmente tutte le scanzie per uso di speziaria in ordine con i due nicchi con le loro portelle vitrate con serraglie, ad una chiave. Siegue l'inventario de’ Medicamenti semplici e composti:
Legno aspalatro tre quarte di oncia.
Policola oncia una.

Rapontico d'India mez'oncia.

China once ventinove.
Vitriolo di Cipro oncia una e meza.
Elettuario di vacche di cinepro un'oncia. ...

 

 

Tra gli oggetti dell' arredamento della spezieria si trova il quadro rappresentante Santa Maria Maddalena che in effetti è la protettrice della categoria.

 

I testi scientifici dell' epoca indicati si possono consultare essendo questi stessi disponibili su Google Books.

 

 

Nell' atto notarile viene citato come "Opera di Tonselli in foglio, tomo uno" in realtà dovrebbe essere

Donzelli, Teatro Farmaceutico

Donzelli

 

LEMERY, Corso di chimica

 

 

HELFFRIC, Lexicon chimico-pharmaceuticum

 

 

1745 CAPELLO - Lessico farmaceutico-chimico

 

 

 
 

Diversi atti notarili del notaio Vito Andrea de Luca si riferiscono a Giovanni Santoro "speziale di medicina", fra questi:

il 10 novembre 1738 "A favore del Capitolo di Curse, per cui intervenne il sacerdote don Angelo Macchia, suo procuratore contro del sacerdote don Francesco e Chierico coniugato Giovanni Santoro, fratelli di detto Curse;

il 19 settembre 1756 Giuseppe Santoro vende a Giovanni Santoro speziale due case per 30 ducati; il 22 marzo 1759 compra la chiusura lo Vanzanello per 25 ducati.

Nel 1766 risulta morto (atto-2871 del 28 febbraio 1766 di Leonardo del fù Giovanni Santoro)

Atti del notaio Vito Andrea de Luca (dall' Archivio di Stato di Lecce)

 
 
 

1766 Leonardo Santoro

L' attività di speziale fù ereditata dal figlio Leonardo Santoro, viene citato in una donazione al Convento degli Agostiniani del 1768 (Archivio Diocesano di Otranto, platea del Convento degli Agostiniani)

19 settembre 1789, atto del notaio Cuna: Sig. Lionardo Santoro di Cursi qualassente dell' Ecc.mo Sig. D. Giannandrea Caracciolo Cicinelli Principe di questo comune a pro di Donato Lanzillotto...cessione d' azione e affrancazione.

 

1850 Nicola Santoro

 

In seguito, dal 1850 al 1908, ci fu un'altro farmacista a Cursi : Nicola Santoro, che fu anche sindaco.

La sede della farmacia fu spostata in via Alogne nel 1871 (incisione sull' architrave della porta)

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

 

 
 

DONZELLI, Teatro Farmaceutico

 
 

Profili di speziali siciliani tra XIV e XVI secolo.

 
 

1745 Gio Battista CAPELLO - Lessico farmaceutico-chimico

 
 

LEMERY, Corso di chimica

 
 

HELFFRIC, Lexicon chimico-pharmaceuticum

 
 

 

 

 


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